Terremoti

L'Italia è situata nella zona di collisione tra le placche Africana ed Eurasiatica, e questo fatto comporta un elevato rischio sismico (terremoti). Questa linea parte dalla dorsale oceanica atlantica, passa per il Nord Africa, taglia la Sicilia, risale la penisola lungo gli Appennini, volge a est in Veneto e in Friuli, ridiscende lungo le coste Jugoslave e finisce contro le coste della Turchia, al confine con la Siria. A provocare i sismi sono i movimenti reciproci delle due placche, gli stessi che hanno generato la penisola. Dall'andamento di questa frattura si capisce perché in Italia, di fatto, solo la Sardegna sia immune dai terremoti. La sismicità è concentrata nella parte centro-meridionale della penisola ed in alcune aree settentrionali. E' però difficile stabilire cosa succede nei singoli tratti. Si pensa, per esempio, che con i terremoti dell'Umbria e delle Marche, oltre alla subduzione della placca africana, ci sia stata anche un'estensione al di sopra di essa di quella europea. Ancora più complessi sono i fenomeni di straordinaria imponenza che avvengono nel tratto compreso tra I'Etna e le coste calabre L'unico dato certo è che nel Centro-nord i terremoti sono sempre meno violenti e frequenti che nel Sud, dove non di rado sono arrivati all'undicesimo grado della scala Mercalli. Non a caso sono le regioni meridionali a preoccupare di più i sismologi per il futuro. In base alla classificazione sismica di 2965 comuni su 8102, il 45% del territorio nazionale (70 % dell'Italia centro-meridionale ) è a rischio sismico. Ecco le due scale principali Mercalli e Richter utilizzate per identificare velocemente i possibili danni e l'intensità di un terremoto.



Terremoti nel Mondo - registrati negli ultimi 7 giorni


Terremoti nel mondo registrati negli ultimi 7 giorni Legenda dell'intensita' terremoti rilevati

Fonte: USGS


Terremoti in Europa - registrati nelle ultime due settimane


Terremoti registrati in Europa nelle ultime due settimane Legenda Terremoti

Fonte: EMSC


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