L’intelletto umano unito agli strumenti tecnologici avanzati produce progetti utili in tutti i settori, soprattutto per l’agricoltura. Nel campo meteo se uniamo l’utilizzo dei satelliti abbinato ai modelli matematici e lo utilizziamo in agricoltura diventa estremamente utile innovativo e futuristico. Idee eccezionali sono nate sia per l’utilizzo delle risorse sulla terra, altre sono nate per culture sotto il mare, ed altre ancora per lo sfruttamento delle culture nello spazio. Partendo dalle idee di utilizzo terrestre, prevede l'accoppiamento del modello di bilancio idrico al suolo guidato dal satellite e delle previsioni meteorologiche come supporto per l'uso dell'irrigazioni intelligenti, tutt’ora in sviluppo e in sperimentazione. Ma non solo anche altre idee in Italia sono sperimentate per l'agricoltura del futuro. In Liguria, davanti alle coste del comune di Noli, c'è l'Orto di Nemo, dove basilico e lattuga crescono 6-8 metri al di sotto della superficie del mare. È un esperimento tutto italiano, che sta dando buoni frutti e ha entusiasmato i reporter statunitensi. LE BIOSFERE. L'avventura comincia quando Sergio Gamberini, presidente di Ocean Reef Group azienda famigliare specializzata in attrezzature e servizi per i sub si rende conto che sott'acqua ci sono condizioni molto favorevoli all'agricoltura: la temperatura è costante, l'umidità sufficientemente alta, insetti e parassiti non possono raggiungere germogli e piantine, e dunque si possono evitare pesticidi
Il passaggio successivo è stato costruire delle biosfere, cioè delle strutture in plastica trasparente ancorate al fondale e contenenti aria, dove provare a mettere in pratica l'idea dell'ORTO SUBACQUEO. Dopo un paio d'anni di sperimentazione e dopo aver perduto qualche raccolto, l'Orto di Nemo ha assunto la forma che ha oggi: 5 biosfere che garantiscono una temperatura costante intorno ai 26 gradi centigradi, un tasso di umidità dell'83% e alte concentrazioni di anidride carbonica, che favorisce la crescita delle piante.
Altre idee curiose in sperimentazione sul luogo dove far crescere la cultura vivente oltre che sulla terra e nel mare, sono nate nell'ottica delle future missioni spaziali di lunga durata, per agli astronauti quando gli sarà chiesto di coltivare il proprio cibo. L’idea utile di piante spaziali cresciute sulle stazioni Internazionali, sulla luna o su Marte sta prendendo sempre più piede. Circolano in rete immagini delle piantine portate sulla faccia lontana della Luna dalla missione cinese: nella mini-biosfera lunare, i semi sembrerebbero cavarsela bene. Lo stesso vale per Marte dove è già stato provato coltivare moltissime piante che crescono sul nostro pianeta. La scoperta effettuata dagli scienziati della Wageningen University ha evidenziato la possibilità di far crescere rucola, ravanelli, pomodori, segale, quinoa, erba cipollina, piselli e porri. Tra le cose che saremo invece costretti a lasciare quaggiù, quando colonizzeremo Marte, o la Luna, ci saranno anche gli spinaci perché dagli esperimenti fatti non c'è stato verso di farli crescere, per altre nove specie vegetali si sono ottenuti risultati insperati.
A cura di Staff Di Meteowebcam.it
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