Una delle specie animali più minacciate dell’ultimo periodo è l’Orso Polare, il grande mammifero protagonista dell’Artico, una regione che sta ampiamente risentendo del cambiamento climatico in atto. I ghiacciai iniziano a sciogliersi e la sopravvivenza del maestoso orso bianco è messa a dura prova. Tra le azioni da mettere in atto per la salvaguardia di questa importante specie c’è la promozione di un turismo sostenibile, che rispetta gli ecosistemi e non va a distruggere la fauna e la flora locali. Le spedizioni artiche sono diventate, nell’ultimo anno, sempre più ambite e frequenti e l’AECO (L’Association of Artic Expedition Cruise Operators) si occupa proprio di promuovere un turismo sostenibile, rispettoso dell’ambiente e sicuro, in modo da offrire standard operativi il più elevati possibili e permettere ai viaggiatori di apprezzare le bellezze dell’artico e avvistare gli orsi polari senza arrecare nessun danno ambientale, ma anzi imparando a salvaguardare una specie così speciale e vulnerabile.
AECO si impegna anche per combattere l’inquinamento marino da plastica insieme all’ONU. E per fare questo parte dalla riduzione dell’utilizzo di plastica sulle navi da spedizione nell’Artico. L’associazione promuove anche precise linee guida per l’osservazione della fauna artica, e in particolari degli orsi bianchi, protetti da una legge sulla protezione ambientale delle Svalbard, luogo dove i mammiferi vanno a caccia e si riproducono. Per salvaguardarli è, infatti, importante osservarli da lontano senza disturbarli o spaventarli, non dar loro nulla da mangiare e non avvicinarsi mentre nuotano.
L’Orso Polare è il più grande mammifero predatore del pianeta ed è uno dei pochi in grado di vivere a condizioni estreme come quelle dell’Artico. Il suo habitat naturale è rappresentato proprio da quei ghiacci che, a causa del surriscaldamento globale, stanno andando incontro a scioglimento. Questo animale è un indicatore dello stato di salute della regione in cui vive. Essendo in cima alla catena alimentare, se lui inizia a soffrire, di conseguenza si sgretolano tutti gli altri equilibri alimentari da cui dipende. Gli spostamenti per gli orsi stanno diventando sempre più difficili e faticosi a causa delle lastre di ghiaccio più sottili e distanziate tra loro, e questo spinge il predatore a doversi procacciare il cibo in zone non adatte a lui, come i più vicini villaggi abitati. Salvaguardare l’orso polare significa proteggere il pianeta intero e affinché questo avvenga è imparare a viaggiare in modo responsabile e sostenibile.
Articolo offerto da: Ruta40 per la promozione di un turismo sostenibile nell’Artico.
Ruta40 Tour Operator è un Tour Operator Boutique nato nel 2002 che progetta viaggi Tailor Made nei luoghi più antichi e suggestivi del pianeta, ed è specializzato nella creazione di viaggi esperienziali su misura in Sud America, Artico e Antartide. Ruta40 si fa promotore di un turismo rispettoso e sostenibile in Artico proponendo ai suoi viaggiatori solo le migliori compagnie di spedizione, che aderiscono all’AECO e conducono le proprie crociere nel pieno rispetto dell’ecosistema artico.
A cura di Valentina Scaiola
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I palloni meteorologici sono uno strumento ancora utile nelle previsioni anche se da decenni considerati obsoleti.....