La Sardegna è in balia di un rogo che sta devastando migliaia di ettari territorio, con gravissimi danni contingenti e purtroppo anche futuri. Ogni giorno i bilanci sono dei bollettini da guerra causati da mani maledette che stanno compromettendo il patrimonio naturale isolano.
Ogni ettaro di macchia mediterranea, secondo il dossier presentato nei giorni scorsi dalla Coldiretti, è popolato in media da 400 animali tra mammiferi, uccelli e rettili, ma anche da una grande varietà di vegetali che a seguito degli incendi è andata persa. Nelle foreste andate a fuoco sono impedite per anni anche tutte le attività umane tradizionali del bosco come la raccolta della legna, dei tartufi e dei piccoli frutti, ma anche quelle di natura hobbistica come la raccolta dei funghi che coinvolge decine di migliaia di appassionati. Un danno incalcolabile che si perpetra nel più grande polmone verde della Penisola, con oltre il 50 per cento della superficie ricoperta dal bosco.
La disponibilità di risorse idriche è di fondamentale importanza per le attività primarie dell'uomo e gli eventi siccitosi possono avere un impatto rilevante sia sull'ambiente, sia sull'economia regionale. Con il termine siccità si intende una condizione temporanea di relativa scarsità di risorse idriche (a differenza dell'aridità che è una caratteristica climatica permanente di un determinato luogo), la cui definizione varia a seconda della piovosità del luogo, della stagione e di altri fattori climatici (temperatura, vento, ecc.), ma anche del fabbisogno idrico necessario ai bisogni ed alle attività umane.
La disponibilità di risorse idriche è di fondamentale importanza per le attività primarie dell'uomo e gli eventi siccitosi possono avere un impatto rilevante sia sull'ambiente, sia sull'economia regionale. Con il termine siccità si intende una condizione temporanea di relativa scarsità di risorse idriche (a differenza dell'aridità che è una caratteristica climatica permanente di un determinato luogo), la cui definizione varia a seconda della piovosità del luogo, della stagione e di altri fattori climatici (temperatura, vento, ecc.), ma anche del fabbisogno idrico necessario ai bisogni ed alle attività umane.
A cura di Staff Di Meteowebcam.it
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