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19/2/23 - Problema siccità in Lombardia

Poche precipitazioni in arrivo da mercoledì Immagine anteprima almanacco

Il problema siccità rimane più grave in Lombardia, nelle campagne lungo tutto il bacino padano e con i grandi laghi con scarsi valori di riempimento. L'assenza di precipitazioni significative fa scattare l’allarme siccità e anche l'allarme smog nelle grandi città della Pianura Padana. L’ondata di siccità che sta colpendo ormai da quasi due anni il centro Nord d’Italia non sembra volersi arrestare. Per ora le previsioni meteo non sono fra le migliori anche se da mercoledì 22 febbraio 2023 una nuova perturbazione raggiungerà il settentrione, le piogge saranno leggere e non cambieranno di molto la situazione. Nel fine settimana invece arriveranno i temporali al centro Sud con fenomeni più intensi ma di rapido passaggio. Rimane in Lombardia la situazione è tra le più gravi, nelle campagne lungo tutto il bacino padano alla vigilia delle semine 2023 con il fiume Po a secco che al Ponte della Becca (Pavia) si trova a -3,3 metri rispetto allo zero idrometrico, con le rive ridotte a spiagge di sabbia come in estate. Oltre a questo l’ondata di secca sta riguardando anche tutti i laghi e i fiumi del settentrione. La situazione peggiore, al momento, in Lombardia dove a fine gennaio le riserve di acqua erano di circa il 45% in meno rispetto alla media tra il 2006 e il 2020. I grandi laghi hanno percentuali di riempimento che vanno dal 34% del lago di Garda al 38% di quello Maggiore fino ad appena al 21% di quello di Como ma si registra anche lo scarso potenziale idrico stoccato sotto forma di neve nell’arco alpino ed appenninico.

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L’Ordine regionale dei geologi lombardi ha presentato i dati di un’emergenza che porterà danni significativi la prossima estate. Intanto il livello delle acque dei fiumi della regione che è sotto la media degli ultimi 15 anni di almeno il 50%. Poi il manto nevoso sulle montagne che in questi giorni è solo il 46,2% della media. E se sui monti non c’è la neve, in primavera e in estate non ci sarà l’acqua necessaria a dissetare i campi. Il settore agricolo impiega il 70% di tutta l’acqua proveniente da fiumi e laghi. E se lo scorso anno la siccità ha portato a perdite in alcuni casi pari al 50% dei raccolti, nell’anno appena cominciato tutto fa pensare che le cose potrebbero andare peggio.


Fonti notizie: varie e teleambiente.it


A cura di Staff




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